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Associazioni: controproposta alla riforma delle tariffe elettriche dell'AEEG.

Le associazioni che si occupano di tutela ambientale e del consumatore (Adusbef, Codici Associazione Consumatori, Greenpeace, ITALIA Solare, Kyoto Club, Legambiente e WWF) si schierano contro l'AEEG e la sua proposta di riforma delle tariffe elettriche.

Il gruppo sopracitato ha infatti espresso il disappunto riguardante l'ultima riforma, definendola contro l'autoconsumo e la concorrenza di mercato. Al nuovo sistema viene dunque imputato di essere stato creato solo ed esclusivamente per i gestori e distributori di energia. La proposta AEEG consiste fondamentalmente nello spostamento degli oneri di rete dalla componente variabile a quella fissa. Secondo le associazioni, questo avrebbe senso solo per chi realizza impianti di produzione elettrica basati su fonti rinnovabili, in particolar modo fotovoltaici. Altrimenti, i suddetti oneri diventano un plus inutile e ridondante per chi invece dispone già di notevoli incentivi e agevolazioni, ossia gestori e distributori. I costi aumenterebbero in maniera esponenziale (si calcolano 1,5 miliardi di euro in più annui sulle bollette), soprattutto per chi ha consumi medio/bassi, vale a dire la stragrande maggioranza dell'utenza italiana. Le associazioni inoltre denunciano che questo miliardo e mezzo andrebbe totalmente nelle tasche di gestori e distributori.

Da qui è nata l'idea della controproposta, portata avanti proprio dai critici. Tale idea prevede l'estensione della tariffa di autoconsumo unica D1 e lo stanziamento di benefici per gli utenti che dimostrano di acquistare almeno due elettrodomestici ad alto consumo di classe energetica massima o investimenti in rinnovabili e pompe di calore. Viene infine proposto di permettere alle famiglie con più di cinque componenti di poter disporre della tariffa D1. 

  • Per ogni punto percentuale in più di elettricità da rinnovabili il suo prezzo diminuisce di 2 €/MWh (Terna)