Da una recente indagine, si è visto come le quote delle rinnovabili elettriche siano in calo nel nostro Paese. L'unica ad andare controtendenza è il fotovoltaico. Con gli 1,2 TWh che si sono aggiunti col mese di novembre, (superando del 33,8% la quota di novembre 2014), l'Italia ha raggiunto una generazione di ben 23,8 TWh prodotti da solare fotovoltaico, E questo risultato si è ottenuto nonostante una forte frenata sul piano delle nuove installazioni, per le quali sono stati registrati solo 600 MW negli ultimi due anni. Questo dato rappresenta un incremento del 13% rispetto al periodo gennaio-novembre 2014.
Quei quasi 24 miliardi di KW all'ora rappresentano l'8,2% della richiesta nazionale, e dil 9,6% della produzione elettrica italiana. A fine novembre questa elettricità solare rappresentava il 23,2% di tutta la generazione da rinnovabili. (fonte QualEnergia.it)
Purtroppo però le buone notizie si interrompono qui. Infatti le quote delle rinnovabili elettriche riguardanti il periodo gennaio-novembre 2015, sono scese di ben 8,6 TWh, vale a dire dell'11% rispetto al medesimo periodo dell'anno passato. Questa perdita è dovuta principalmente al crollo dell'idroelettrico (-23%), che ha prodotto ben 12,7 TWh in meno rispetto al 2014. Rimangono stabili eolico, biomassa e geotermia.
Andando più a fondo, possiamo vedere come nei primi undici mesi del 2014 le rinnovabili coprissero il 44,9% della produzione e il 38,9% dei consumi elettrici. Nello stesso intervallo del 2015, proprio a causa della caduta libera dell'idro, le cifre sono scese fino a raggiungere il 41,3% per la produzione e 35,4% per la domanda, con una produzione e una domanda che quest’anno sono crescite, rispettivamente dello 0,8% e dell’1,6%.
Si può quindi facilmente notare come le quote rinnovabili italiane dipendano fortemente dall'idraulicità del sistema. Per questo appare ancorra un po' prematuro affermare che che in Italia si è ormai arrivati a quote elevatissime di fonti pulite, perché questo aspetto è ancora legato a troppe variabili diverse, come ad esempio l'idroelettrico.
Qui sotto sono mostrati i consumi elettrici italiani, suddivisi in base alle aree geografiche, per il periodo gennaio-novembre 2015 (fonte QualEnergia.it):