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Qual è la formula vincente per guadagnare con il fotovoltaico: autoconsumo o vendita?

Se possiedi un impianto fotovoltaico, o pensi di installarne uno, saprai bene che ci sono vari modi per far rientrare i costi relativi alla spesa iniziale e, da quel punto in poi, cominciare seriamente a guadagnare. Le vie da seguire per tale scopo sono principalmente due: l'autoconsumo e la vendita all'Enel dell'energia prodotta e non utilizzata. 

Innanzitutto, va chiarito che parlare di "vendita" di energia risulta in realtà sbagliato, almeno da parte di privati. I possessori di un impianto da fonti rinnovabili può ricorrere all'autoconsumo abbinato allo Scambio sul Posto, dato che per i privati in questione, l'attività primaria non è la produzione di energia elettrica.

Un'attività commerciale, qualsiasi essa sia, che si cimenta nella produzione (con conseguente vendita) di "pura" energia elettrica, deve poi fare i conti con un valore di mercato di 4 centesimi al kilowattora, quindi 400 e per ogni megawattora. Da questo dato risulta chiaro che, per avere un effettivo tornaconto, le aziende dovrebbero disporre di grandi impianti con cui affrontare il mercato, offrendosi alle economie che operano su larga scala. Il fotovoltaico, nelle ore diurne, ha un prezzo di produzione veramente competitivo, soprattutto data la liberalità del mercato energetico. Ma sulla base della spesa da sostenere per i singoli kilowattora, per un privato, la sola vendita di energia non può rappresentare un'opzione valida. 

Dato che non stiamo parlando di mega-impianti industriali, ma di semplici pannelli domestici, o al massimo legati a PMI, la strada che consigliamo di percorrere è quella dell'autoconsumo. Se l'impianto che hai installato (o che vuoi installare) sul tuo tetto, ha il solo scopo di ridurre il prezzo della tua bolletta, è questo il consiglio che sentiamo di darti. Per ottenere il massimo dal tuo impianto fotovoltaico, la formula migliore è quella composta da autoconsumo, Scambio sul Posto e vendita delle eccedenze. 

Ecco come funziona la formula “autoconsumo più Scambio sul Posto“: nelle giornate di sole l’impianto fotovoltaico produce energia “a costo zero”. L’energia prodotta sul proprio tetto può essere autoconsumata istantaneamente: è questa la situazione più vantaggiosa per l’utente/produttore.

In assenza di autoconsumo istantaneo l’energia viene immessa nella rete elettrica di Enel Distribuzione. La propria società di vendita energia, che controlla i contatori elettrici, comunica periodicamente al GSE le letture dei contatori. Vengono comunicati al GSE due tipi di “letture”: la quantità di energia immessa in rete e la quantità di elettricità prelevata dalla rete. Il GSE, ogni sei mesi, eroga rimborsi parziali, il cui compito è quello di ripagare l'utente per l'energia che ha immesso sulla rete Enel. A questo si può aggiungere la vendita delle eccedenze. se a fine anno il titolare dell’impianto fotovoltaico ha immesso in rete più energia di quanta ne ha riprelevata si hanno delle eccedenze. Le eccedenze sono il “surplus” di energia immessa, che viene pagata da GSE, come se fosse una vendita, al suo prezzo di mercato. Le eccedenze sono quindi l'unica energia "realmente" venduta. 

Infine, vanno segnalati gli sgravi fiscali attivi per gli installatori di impianti domestici sotto i 20 KW, che si attestano sul 50% delle spese, e che verranno erogati nei dieci anni successivi all'acquisto. 

Avrai senza dubbio capito, a questo punto, che passando al fotovoltaico farai bene sia al pianeta che alle tue tasche. Scegli con noi della RES l'impianto migliore per te e rinnova le tue energie.

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