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Rinnovabili e combustibili fossili: chi costa di meno?

Quale fonte energetica ha il prezzo più basso? Le rinnovabili o il "caro" vecchio carbone? Di questo si è preoccupata l'agenzia Althesys, che ha pubblicato uno studio dal titolo Il Global Cost dell'energia e gli effetti dello sviluppo delle rinnovabili”. Secondo questo studio, a ben guardare, le rinnovabili hanno già un prezzo inferiore rispetto a quello necessario per produrre energia partendo dai combustibili fossili. Questo perché non bisogna fare riferimento al solo costo "netto", ovvero al denaro da spendere per un singolo MWh, ma vanno considerate anche le esternalità negative, che nel caso di petrolio e carbone sono molte, e molto gravi. Basti pensare alle emissioni di gas serra e CO2, e la conseguente produzione di polveri sottili ed inquinamento ambientale. Sono problemi da cui anche l'Italia si è appena scoperta afflitta, forse tardivamente. Meglio tardi che mai, ma è importante agire subito, ed agire davvero.

Per abbassare le soglie di inquinamento ambientale e la produzione di polveri sottili, non si può prescindere da un potenziamento dello sviluppo e dell'efficienza delle energie rinnovabili. Lo studio di Althesys dimostra come l'investimento adoperato finora, basatoi su uno scenario di sviluppo "moderato", porti dei benefici netti quantificabili in oltre 29 miliardi di euro. Lo studio prende poi in considerazione l'idea di un maggiore investimento italiano nelle rinnovabili, come paventato dagli accordi presi durante la COP21. In questo caso i benefici netti raggiungerebbero quota 104 miliardi di euro.

Le rinnovabili sono il trampolino di lancio principale dal quale deve partire la rivoluzione energetica. Solo cambiando il modo di produrre energia, sia per scaldarci che per muoverci, possiamo sperare di cambiare le sorti del nostro pianeta. L'Italia si attesta tra le prime, in Europa, per produzione elettrica proveniente dalle rinnovabili, raggiungendo un rispettabili 40%. Ma evidentemente non basta, perché siamo contemporaneamente il Paese europeo che fa registrare più morti premature annuali derivate dalle polveri sottili: ben 184.000, praticamente una città all'anno. E sono proprio queste le esternalità negative legate ai combustibili fossili, che devono assolutamente far riflettere. Così ne parla ai microfoni di QualEnergia.it Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili: "Se i costi delle esternalità delle fonti fossili (cambiamenti climatici, costi sanitari e ambientali) fossero correttamente calcolati nei costi di generazione, le fonti di energia rinnovabile sarebbero già le più convenienti, oltre ad essere ambientalmente sostenibili e in grado di garantire una maggiore indipendenza energetica”.

Qui potrete consultare l'infografica derivata dallo studio Althesys (fonte QualEnergia.it)

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  • Per ogni punto percentuale in più di elettricità da rinnovabili il suo prezzo diminuisce di 2 €/MWh (Terna)