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Il GSE in ritardo nell'erogazione degli incentivi.

Un'inchiesta portata avanti da QualEnergia.it mette in luce un ritardo nell'erogazione dei pagamenti degli incentivi relativi al Conto Energia fotovoltaico da parte del GSE. La testata giornalistica ha quindi interrogato il Gestore, spinta dalle molte segnalazioni di utenti scontenti.

Ecco quali potrebbero essere le cause dei ritardi segnalati. Il GSE risponde che, innanzi tutto, ogni caso di reclamo andrebbe esaminato isolatamente, e che comunque non pare si tratti di un problema troppo diffuso sul territorio nazionale. Eventuali ritardi potrebbero essere dovuti a più fattori, ad esempio un ritardo nella comunicazione dei dati al GSE da parte del distributore, la rettifica degli stessi da parte di questo dopo che ha comunicato una produzione in eccesso o, banalmente, un malfunzionamento dell'impianto. Per capire se tutto in regola, basta collegarsi al portale del GSE ed accedere alla sezione informativa, controllare il proprio impianto e la sua produzione, e dopo fare un rapido confronto con altri fotovoltaici della zona. 

Bisogna poi distinguere tra ritardi reali e ritardi percepiti. “È comprensibile comunque - scrivono a QualEnergia.it dalla Divisione Operativa del GSE - che per molti operatori domestici non sufficientemente qualificati o assistiti possa essere difficile entrare nel merito delle reali motivazioni di un evento di 'mancato pagamento'. A volte ciò può non essere reale, ma percepito come tale dall’operatore.” In soldoni, gli utenti potrebbero essere certi che vi siano dei ritardi, quando in realtà è tutto in regola senza che ne siano pienamente a conoscenza. Potrebbero non sapere, ad esempio, del recupero dell'adeguamento ISTAT, o delle nuove modalità di pagamento introdotte con il DM 16 ottobre 2014.

Se avete la sensazione che i vostri pagamenti arrivino in ritardo, il GSE consiglia di controllare che tale situazione non sia dovuta alle nuove modalità di pagamento in vigore dal 2015 e che trovate descritte nelle "istruzioni operative per gli interventi sulle tariffe incentivanti relative agli impianti fotovoltaici". Queste novità sono state attivate con il famoso "Taglia-bollette". Il decreto in questione vuole che gli incentivi siano erogati dal GSE in misura pari al 90% della producibilità media annua stimata di ciascun impianto e che poi ci sia un conguaglio, in relazione alla produzione effettiva, entro il 30 giugno dell'anno successivo.

Le nuove norme volute dal DM 16 ottobre 2014, inoltre, dicono che i pagamenti andranno erogati olo qualora sia stata superata una soglia di importo pari a 100 euro, e con cadenza:

  • - quadrimestrale per gli impianti di potenza fino a 3 kWp;
  • - trimestrale per gli impianti di potenza superiore a 3 kWp e fino a 6 kWp;
  • - bimestrale per gli impianti di potenza superiore a 6 kWp e fino a 20 kWp;
  • - mensile per gli impianti di potenza superiore a 20 kWp.
Se invece non percepite i pagamenti, ed il vostro impianto è iscritto al primo Conto Energia, potrebbe essere che il GSE stia trattenendo  quanto concesso in passato come adeguamento ISTAT sulla tariffa incentivante. Vi rimandiamo a questo articolo per maggiori informazioni in merito. 

Una cosa rimane certa, a margine delle lamentale, ed è la poca chiarezza espressa dal GSE, sia in caso di comunicazioni, che di fruizione del sistema. Il Gestore si preoccupa di ricordare come questa situazione sia destinata a cambiare in fretta, ed entro il 2018 sarà sufficiente inserire il proprio codice fiscale per controllare la situazione dei propri conti.

  • Per ogni punto percentuale in più di elettricità da rinnovabili il suo prezzo diminuisce di 2 €/MWh (Terna)